ESCLUSIVA - Giuffredi risponde a Tacopina: “Ecco tutta la verità sulla trattativa per il passaggio di Esposito allo Spezia dalla Spal”

11.01.2023 16:56 di  Redazione NS   vedi letture
© foto di www.imagephotoagency.it
ESCLUSIVA - Giuffredi risponde a Tacopina: “Ecco tutta la verità sulla trattativa per il passaggio di Esposito allo Spezia dalla Spal”

Un fiume in piena. Mario Giuffredi esonda ai nostri microfoni e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Mossa inevitabile dopo l’attacco del patron della Spal Joe Tacopina verso l’ex capitano biancazzurro Salvatore Esposito.

L’agente del neo-acquisto dello Spezia scende in campo in difesa del suo assistito: “In 12 anni che faccio questo lavoro questa è stata la trattativa più squallida e inelegante che abbia mai fatto nella mia carriera da agente. Ci tengo a dirlo. Tanto che dopo aver chiuso questa operazione mi sono ripromesso di non avere a che fare con Tacopina e non parlarne mai più. Non voglio sprecare il mio tempo dietro ad un personaggio del genere. Una precisazione è doverosa…”.

Dica.

“Ai primi di settembre Fabio Lupo di cui ho una profonda stima e che voglio ringraziare pubblicamente per la correttezza e la pazienza avute in questa trattativa mi ha chiamato dicendomi che puntavano fortemente su Salvatore, sicuri che avrebbe fatto il salto di qualità. Dopodiché mi hanno proposto di rinnovare il contratto, dato che aveva soltanto un anno e rischiava di andare a scadenza. Noi abbiamo accettato di buon grado di rinnovare, poiché ho trovato di fronte a me un dirigente che credeva fortemente in Salvatore. Ero convinto che insieme avremmo potuto costruire un percorso che avrebbe portato Esposito in Serie A. Così abbiamo deciso di rinnovare alla condizione che se fosse arrivata una proposta per fare il salto con i giusti presupposti, la società emiliana avrebbe liberato il calciatore per fargli coronare il suo sogno di giocare nella massima serie. A novembre è partita la trattativa con lo Spezia, il direttore Lupo è stato messo subito al corrente da me di ogni minimo sviluppo. Quando abbiamo iniziato la trattativa Tacopina non ci ha mai detto che Salvatore era incedibile, ma ne faceva solo una questione economica così da sistemare il bilancio del club. Se ci avesse detto esplicitamente che non lo avrebbe fatto partire, avrebbe disatteso l’impegno preso in fase di rinnovo tuttavia avremmo potuto comprendere la situazione visto che era arrivato De Rossi col quale Salvatore sarebbe rimasto volentieri. Le dico di più: da parte nostra non avremmo creato alcun problema. Invece il Presidente Tacopina mi ha detto che poteva andare via a condizione che la SPAL incassasse quattro milioni, non un euro di meno. Alla fine è stato accontentato, ma non mi ha neppure detto grazie per il contributo portato alle casse del club. La trattativa con lo Spezia è durata due mesi, durante i quali Esposito si è sempre allenato correttamente da leader e capitano qual era. Tanto che le prestazioni di livello fornite hanno ulteriormente convinto e invogliato lo Spezia a investire sempre più su di lui. Per tutti questi motivi il comportamento di Salvatore, a differenza di quanto ha detto Tacopina, è stato ineccepibile”.

Tacopina ha fatto riferimento al periodo di assenza del calciatore durante l’ultimo periodo in cui era alla Spal. Cosa risponde?

“Voglio specificare e chiarire bene pure questa vicenda. La professionalità di Salvatore non deve essere intaccata in alcun modo. La SPAL lo scorso 26 dicembre giocava in casa l’ultima partita di campionato e Salvatore era squalificato. Non ricordo bene se il 23 o il 24 dicembre, il ragazzo si è recato a Brescia per consegnare i regali alla famiglia sapendo bene di non trascorrere il Natale con i suoi cari, poiché - nonostante fosse squalificato - voleva stare accanto alla sua squadra. Un gesto da vero capitano. Poi non si è presentato in quanto ha avuto la febbre, tanto che è stato inviato un certificato medico alla Spal che attestava i sintomi influenzali e l’indisponibilità di Salvatore. Sinceramente non vedo affatto il comportamento non corretto a cui allude il presidente della Spal. Una persona esperta e matura come Tacopina dovrebbe dire sempre la verità, visto che questi ragazzi potrebbero essere i suoi figli. Pertanto non credo che sia coscienzioso sparare a zero su un ragazzo nato e cresciuto calcisticamente nella Spal a cui ha dato tanto ricevendo tanto. Ad ogni cosa inesatta nei confronti di Esposito, da questo momento replicherò puntualmente e in tutte le sedi, per amor di verità. Sono pronto a fare qualsiasi tipo di confronto sui fatti accaduti durante la trattativa. Voglio svelarvi un retroscena…”.

Prego.

“Il presidente Tacopina ha preteso che il calciatore rinunciasse a 120mila euro lordi e che io personalmente rinunciassi a 220mila euro netti di commissioni maturate. Tutte cose che abbiamo fatto purché avvenisse il trasferimento. Detto ciò non parlerò più di Tacopina, tanto nel mondo del calcio tutti sanno chi è lui e chi è Mario Giuffredi. Le conclusioni le lascio a chi legge e mi auguro che lo stesso Tacopina ora investa queste risorse per fare un grande mercato per rispetto dei tifosi della Spal e del suo allenatore Daniele De Rossi, che ci sta mettendo il cuore e merita il meglio, a maggior ragione dopo che è stato venduto Salvatore. Spero inoltre che la Spal conquisti una salvezza tranquilla. Intanto ci tengo a ringraziare Fabio Lupo e Andrea Gazzoli per la professionalità, la correttezza e la pazienza dimostrate in tutta questa lunga trattativa”.

Esposito su Instagram nelle scorse ore l’ha pubblicamente ringraziata per il lavoro svolto, affermando che Giuffredi non fa chiacchiere ma fatti. Parole importanti da parte di un ragazzo entrato nella sua scuderia da appena quattro mesi

“Nella mia vita le chiacchiere le ho sempre lasciate fare agli altri. Sia sul mio conto sia sugli aspetti professionali. Ho sempre fatto parlare i fatti, perché sono quelli che contano. Non credo di fare questo lavoro per molti anni, ma finché deciderò di continuare a farlo i miei assistiti dovranno comportarsi in modo esemplare verso chi li paga. Ma chi li paga deve portargli rispetto per le persone che sono. Se un mio giocatore dovesse mancare di rispetto al club di appartenenza, sarò io stesso il primo ad intervenire come ho già fatto in passato in alcuni casi, basti pensare a quanto accaduto l’anno scorso con Jordan Veretout. In tal senso chi volesse sapere chi sono e come mi comporto, può  chiedere ai dirigenti della Roma”.

© 2024 Nicolò Schira

Altre notizie - Interviste
Altre notizie