Monza allo sbando: il tonfo di Lecce fa traballare Stroppa. Le ombre sulla panchina brianzola

Il Lecce schianta e surclassa 3-0 il Monza nell'anticipo del venerdì di Serie B. Una prova di forza che certifica chi ha forza e valori per puntare dritto alla Serie A (il club salentino) e chi rischia di fare peggio dell'anno scorso (quello brianzolo). L'undici biancorosso non ha un gioco e appare totalmente in confusione. Il brodino contro il balbettante Pordenone di inizio stagione ha soltanto rinviato di qualche giorno le perplessità già emerse nelle prime settimane stagionali. Fuori col Cittadella al debutto in Coppa Italia e in trasferta un ruolino di marcia più da Playout che da Playoff con i pareggi di Reggio Calabria e Ferrara antecedenti alle sconfitte negli scontri diretti contro Pisa e Lecce. Il segnale di come questo Monza non sia da promozione. Quantomeno diretta. A non convincere neppure alcune scelte di formazione: l'attacco appare sterile e la difesa troppo fragile. Ciurria è uno degli esterni offensivi più forti della categoria, ma spicca e fa la differenza in un 4-3-3 o 4-2-3-1. Nel 3-5-2 come seconda punta appare un pesce fuor d'acqua e il suo rendimento ne risente. In panchina due talenti come Vignato (sontuoso col Pordenone) e Pirola (ancora zero minuti dopo un girone di ritorno da protagonista nella scorsa stagione) reclamano spazio. Sono i più giovani della rosa, ma in B si vince con la fame e non con le vecchie glorie. Pisa e Lecce docet. E proseguendo con questo andazzo la massima serie rischia di diventare una chimera per la società di Silvio Berlusconi. Ecco perché le prossime 48/72 ore rischiano di essere lunghissime per il tecnico Giovanni Stroppa, con le ombre di Beppe Iachini e Fabio Liverani che iniziano ad aleggiare dalle parti del Brianteo insieme al nome di Sandro Nesta...